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L’energia nucleare è l’energia generata da reazioni nucleari, che possono essere di 2 tipi: fissione nucleare o fusione nucleare. Questa energia, verrà usata per produrre energia elettrica, energia cinetica, o energia termica. Attualmente, la tecnologia usata nelle centrali nucleari è la fissione, mentre la fusione è ancora in fase sperimentale.

L’energia nucleare, se messa a confronto con le altre fonti di energia, è la meno pericolosa in termini di morti per unità di energia prodotta. Oltre a questo, ha delle esigue emissioni di anidride carbonica in atmosfera e soddisfa circa il 10% della richiesta di energia elettrica globale. Presenta però, il problema ambientale del decadimento radioattivo delle scorie, le quali possono emettere radioattività per tempi variabili.

In campo militare è utilizzata per la propulsione di mezzi navali e in diversi tipi di ordigno e missile. In campo civile, la tecnologia per la produzione di energia nucleare viene introdotta a partire dagli anni Cinquanta del Novecento. Essa prevede la realizzazione di un reattore al cui interno vengono innescate le reazioni di fissione. Gli elementi chimici impiegati per generare tali reazioni sono uranio, plutonio e torio. L’ energia nucleare è oggetto di un lungo e acceso dibattito a causa della radioattività provocata dalle reazioni nucleari.

Ad alimentare il dibattito sul ricorso all’energia nucleare, sono intervenuti infatti alcuni incidenti in ambito civile. I più rilevanti sono tre, e verranno analizzati nella pagina : Sicurezza. La posizione favorevole alla produzione di energia nucleare la considera una tecnologia indispensabile per affrancarsi dalla dipendenza dai combustibili fossili, nonché per ridurre le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera. La posizione contraria vede nella radioattività un elemento di rischio (per la salute umana e per tutto l’ecosistema) che non può essere trascurato; i principali argomenti portati a sostegno di questa posizione sono l’impossibilità, allo stato attuale delle conoscenze, di un modo per smaltire o stoccare le scorie radioattive in sicurezza, nonché le conseguenze di un eventuale incidente nucleare.